La riforma dello sport ‘spacca’ il M5s. Il ministro Spadafora minaccia le dimissioni.
ROMA – La riforma dello sport ‘spacca’ il M5s. Il provvedimento doveva arrivare in Consiglio dei ministri il 6 agosto 2020, ma una lettera di alcuni deputati grillini ha fatto saltare il confronto nella maggioranza con la tensione che continua ad essere molto alta.
A interrompere il dialogo nell’esecutivo sono stati diversi articoli di La Repubblica che hanno messo in evidenza le lacune presenti nel testo della misura. Da qui l’insoddisfazione da parte di alcuni membri del M5s con Spadafora che ha minacciato le dimissioni.
Spadafora minaccia le dimissioni
Una tensione che ha portato il ministro Spadafora a minacciare le proprie dimissioni. Il possibile passo indietro (scenario di difficile attuazione vista la fiducia in lui del ministro Conte) è stata ipotizzata dopo la lettera firmata da alcuni parlamentari grillini che hanno ribadito come il testo “non è pronto per arrivare nel Consiglio dei ministri“.
Una posizione che non è piaciuta al titolare del Dicastero dello Sport pronto a rassegnare le dimissioni. Una piccola crisi che sembra essere per il momento rientrata. Ma il premier Conte è chiamato a trovare un compromesso per evitare una spaccatura all’interno della maggioranza.
Corsa contro il tempo
Una corsa contro il tempo per cercare di approvare questa misura. La scadenza della delega per il ministro Spadafora è fissata il 30 agosto con la possibilità di prolungarla fino a novembre. Non sarà semplice, però, in questi mesi trovare un accordo definitivo che non spacchi la maggioranza e soprattutto il MoVimento 5 Stelle.
Toccherà al premier Conte e al resto dell’esecutivo cercare di trovare una soluzione e salvare il futuro di questo Governo. Una spaccatura che rischia di creare non pochi problemi alla coalizione giallo-rossa e al MoVimento 5 Stelle visto che il piano è stato bocciato proprio dai grillini.